Storie e racconti della civiltà contadina di Cerro al Volturno e dintorni

In questa ricerca stiamo cercando di conoscere, riscoprire come erano le case dei nostri antenati contadini, dei nostri artigiani , come vivevano la loro vita, le loro usanze, come trascorrevano le loro giornate di lavoro e di festa. Vorremmo sapere anche come e dove andavano a comprare i loro vestiti , i prodotti necessari per mangiare, le medicine e tutto ciò che potesse servire per trascorrere una vita più serena e tranquilla possibile. Rispondere a tutte queste domande non è facile sono passati tantissimi anni e tanta della vecchia generazione è andata via. Per conoscere tutte queste cose non possiamo che rivolgerci a quelle persone che hanno custodito i racconti delle vecchie generazioni, a quelle persone che hanno custodito gelosamente le usanze del passato. Sono sicuramente tante le tradizioni di questo borgo antichissimo e quindi è importante fare un viaggio nella memoria dei nostri contadini per sapere come trascorrevano le feste natalizie, quali dolci usavano fare durante questo periodo. A Natale vi ricordate delle “sc rpelle” fritte e mangiate , dopo averle preparate accuratamente con lievito farina e acqua si facevano lievitare e appena pronte la mamma, sempre attenta e pronta, faceva riscaldare l’olio nella padella e poi ci metteva le “scr pelle” , appena fritte si mangiavano con le mani e senza tovaglioli. Un pasto frequente della cena era sagne condite con il lardo fritto in padella. Nel pomeriggio si preparavano le sagne con il solito sistema, si metteva su una spianatoia di legno la farina poi si aggiungeva l’acqua, poi si ammassava fino a far diventare il tutto un composto sodo ma molle, si spianava e si tagliavano tanti pezzi più o meno della stessa lunghezza. Dopo averli preparati si metteva un panno sopra e a sera su un caldaio appeso al camino si faceva bollire l’acqua e si portava a cattura. Nel frattempo su un piccolo treppiede di ferro per il camino , in una padella, si faceva friggere il lardo tagliato a pezzettini con un goccio d’olio e si colava sulle sagne scolate e messe in un unico piatto “la zppiera” . A turno ognuno dei presenti si riempiva il proprio piatto e tutti con il piatto tra le mani le mangiavano seduti intorno al fuoco. Era una pietanza fatta di prodotto molto semplici ma genuina e tipica della tradizione contadina , mancavano le uova che venivano aggiunte la domenica. Un altro piatto povero dei contadini era cotiche e fagioli cotti nella pignata. Questo era un piatto che si cucinava generalmente dall’autunno alla primavera: dopo aver lavato e pulito sia i fagioli , sia le cotiche i due composti venivano messi in una pignata con aggiunta dell’acqua e dopo aver fatto un piccolo spazio davanti al fuoco, acceso nel camino, si aspettava per un bel pò di tempo per la cottura. A fine cottura molti usavano prendere direttamente dalla pignata le cotiche e i fagioli e metterli nel piatto per consumarlo seduti davanti al camino.

Continua anche tu a raccontare una storia sulla vita del nostro passato. E’ importante sapere le nostre origini. RACCONTA!!!

Raccontare la vita dei contadini non è semplice , parlare delle loro tradizioni e il modo di interpretare la loro vita ,il loro vissuto è emozionate. Nessuno oggi potrebbe immaginare il passato così come è stato e vissuto dai nostri antenati. Interrogare le memorie storiche del passato che hanno conservato da generazioni in generazioni il passato è molto importante perché solo così possiamo scoprire le nostre radici e la nostra identità etica. Noi insistiamo nel richiamare la vostra attenzione sulla nostra storia , sul nostro modo di vivere, su come i contadini riuscivano a trovarsi gli alimenti e con quali mezzi. E’ importante che tutti partecipiamo a questa ricerca perché solo scavando nelle radici più profonde della nostra storia si può portare alle nuove generazioni il passato di Cerro. Stiamo cercando di raccogliere tutte le immagini possibili del nostro passato, ma la mostra permanente che stiamo realizzando non serve a rappresentare solo un vecchio ricordo , ma devono farci capire che solo attraverso questi strumenti siamo riusciti ad avere tutto il benessere che oggi stiamo avendo.

Facciamo un appello a tutti gli amici che ci seguono su questo sito di raccontarci le sue conoscenze del passato tramandate dai nonni. Se siete d’accordo,  fateci conoscere una storia del passato dei contadini , possibilmente con foto ritrovate nei cassetti. Cosa ne dite, è una cosa che si può fare! Non costa nulla! Grazie

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