I matrimoni di una volta a Cerro al Volturno
Cerro al Volturno fino agli anni venti del secolo scorso era collegata con i suoi 13 borghi solo attraverso lunghi sentieri percorribili solo con l’asino o il mulo e solo appena dopo la prima guerra mondiale con picco e pala fu realizzata un strada di larghezza molto ridotta. La possibilità di comunicare tra i vari cittadini dei tredici borghi era molto limitata. Gli spostamenti tra i vari borghi avvenivano solo con gli scambi delle giornate di lavoro e molto raramente per partecipare a feste religiose o familiari. Con il passare degli anni e con la possibilità di potersi muovere , chiaramente senza mezzi meccanici, ma con i carretti, inizia un periodo di conoscenza tra le famiglie e tra i giovani. Inizia quindi un rapporto di socializzazione più intenso che consente alle giovani coppie di conoscersi e di unirsi in matrimonio. La realizzazione della strada lascia comunque ancora alcuni borghi isolati da Cerro centro; rimane fuori dal collegamento stradale San Giovanni, Foresta, Petrara, Santilli, Valloni e Rossi. La realizzazione di queste strade come quella per salire al rione Castello di Cero centro verranno realizzate solo dopo gli anni cinquanta. Il fatto di non avere la possibilità di comunicare tra la gente dei vari borghi influirà sui matrimoni tra famiglie diverse per tanti anni, così tantissimi matrimoni avvengono solo tra coppie dello stesso borgo. I matrimoni dei primi anni del novecento erano quasi tutti legati agli interessi economici, ci si sposava quasi sempre tra ricchi e tra poveri.
La dote della sposa.
I matrimoni combinati tra i ricchi usavano far conoscere alla popolazione del paese tutto il corredo che la sposa si portava a casa dello sposo per utilizzarlo dopo l’unione celebrata davanti al prete. Un rito che consisteva nel portare con diverse donne, anziane e meno anziane, ceste piene di lenzuola , coperte, asciugamani e altra biancheria intima e non che la coppia poteva utilizzare durante il loro percorso di vita matrimoniale. L’uomo prima di sposarsi aggiustava la casa per renderla più accogliente possibile.
Dopo la seconda guerra mondiale cambiano le tradizioni del matrimonio, le coppie non ascoltano più le indicazioni della famiglia e ci si sposa sempre più per amore. Dopo qualche anno dalla fine della prima guerra mondiale gli abiti da sposa cominciano ad avere la scollatura e esclusivamente biancha con il velo. I matrimoni venivano celebrati nelle chiese del proprio borgo e il pranzo nuziale in casa. Con l’inizio degli anni settanta la scelta del luogo così come quella del ristorante, molto spesso, è quella di andare in una chiesa con caratteristiche storiche importanti e a pranzo nei ristoranti con parchi e caratteristiche particolari.
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