I giochi che si organizzavano e si praticavano nel secolo scorso erano tanti, ma noi ci limitiamo a raccontare quelli più praticati. ( non abbiamo immagini ma si può capire dalla descrizione come i ragazzi si organizzavano per divertirsi.)
Il gioco della Morra: Il gioco della morra veniva fatto molto frequentemente dagli uomini nel periodo invernale, sia nei locali della cantine sia all’aperto e al riparato dalla bora quando le giornate erano asciutte e solari. I componenti potevano essere da due a un numero concordato tra i giocatori, ma la coppia doveva essere sempre pari. Un gioco molto semplice ma molto intelligente; semplice perché bastava aprire le ditta della mano da uno a cinque e la coppia che si sfidava doveva chiamare in contemporanea un numero compreso fra 2 e 10. Prendeva il punto il giocatore che azzeccava il numero che corrisponde alla somma delle dita che entrambi i giocatori avevano dichiarato. Se entrambi i giocatori chiavano lo stesso numero il gioco continuava. Intelligente perché bisognava ricordarsi le chiamate dell’avversario durante tutto il gioco. Il gioco della morra
A nnascunniglie: A nascondiglio
Il gioco preferito dai ragazzi e dalle ragazze anche al di sotto dei dieci anni era il gioco del “a nnascunniglie” . Era un gioco che si praticava generalmente o prima o dopo cena. Il giorno quasi tutti i ragazzi andavano in campagna per aiutare i genitori o a pascolare le pecore e le capre. Il gruppo di ragazzi che si organizzava per il nascondiglio dopo aver fatto la conta a chi doveva mettersi con le mani davanti agli occhi appoggiate vicino una parete, in modo tale da non poter vedere nulla, doveva contare fino a un numero prestabilito (es. Venti), tutto gli altri ragazzi, dall’inizio della conta fino a venti, si andavano a trovare un posto sicuro per non farsi trovare o vedere. Una volta finita la conta il/la ragazzo/a che si era bendato con le mani, doveva cercare uno del gruppo e appena visto doveva dire “ceca” a quello che si era fatto vedere, il gioco finiva lì e quello scovato prendeva il suo posto e il gioco ricominciava. Cera però un problema per il cercatore, per non ritornare a fare il cercatore per una o più volte doveva custodire sempre il posto da dove si era posizionato con le mani davanti agli occhi, perché, se uno che stava nascosto riusciva a toccare con le mani quella posizione dove si era bendato, il gioco riprendeva sempre con lui.
A dacccela : Dare pugni e schiaffi dietro la schiena
Era un gioco tra ragazzi che avevano superato i 15 anni (non era una norma ma essendo un gioco dove bisognava subire pugni e schiaffi dietro la schiena i ragazzi più piccoli non ci partecipavano). Come funzionava: si mettevano insieme più ragazzi e facevano la conta a chi doveva iniziare e mettersi davanti e l’altro/ o altri dietro . I ragazzi si mettevano a circolo e si dava inizio al gioco, il ragazzo che stava avanti doveva camminare più di quello che stava dietro per non avere i pugni dietro la schiena. Se quello che stava dietro raggiungeva quello che stava avanti prendeva il suo posto e l’inseguitore indicava uno del gruppo che doveva prendere il posto da inseguitore. Per fare dispetto all’inseguito si sceglieva quasi sempre uno dei ragazzi più forte.
Azzecca mur – Azzecca al muro
Era un gioco tra i poveri perché più delle volte si usavano i bottoni al posto delle monete. Non era neanche molto facile trovare i bottoni in quegli anni, i più dispettosi aspettavano che le donne andavano a mettere i panni fuori dall’abitato per andare lì e togliere i bottoni alle giacche o pantaloni. Tra i bottoni c’era una differenza, quelli più grandi valevano di più. I ragazzi che non avevano le monete dovevano accontentarsi di giocare con i bottoni. Il gioco era molto semplice , da una distanza prestabilita bisognava lanciare la moneta o il bottone più vicino al muro che i giocatori avevano di fronte. Si sceglieva sempre un posto molto in piano per il gioco. in ultima analisi se i ragazzi non avevano né monete, né bottoni si utilizzavano delle pietre molto sottili . Il vincitore era quello che riusciva a mettere la moneta o il bottone o la pietra più vicino al muro
La corsa ch re chirchie = La corsa con il cerchio
La corsa con il cerchio. Recuperare un cerchio della botte era un problema molto serio per i ragazzi perché se ne trovavano pochissimi in circolazione, i contadini li riutilizzavano per altre botti da sistemare. Per chi aveva avuto la possibilità di trovarlo o avuto in regala dalla famiglia per farlo giocare (era come regalare oggi una bicicletta) poteva partecipare alla corso con il cerchio. In che cosa consisteva: dopo aver stabilito l’inizio e la fine i partecipanti con un ferro lungo piegato a U agganciavano il cerchio e lo spingevano per farlo girare fino all’arrivo.
R cavagl lung: Un ragazzo che salta a cavallo di un altro
Un gioco praticato dai maschi fino all’età dell’adolescenza. Un gioco di forza e di resistenza, chi era molto fragile non partecipava. Dopo aver fatto la conta per vedere chi si doveva disporre con il corpo a novanta gradi e con le mani sulle ginocchia per avere più resistenza quando l’altro gli saltava addosso per poi scendere e mettersi anche lui con il corpo curvate. Il gioco durava chiaramente fino alla stanchezza.
r cavaglion : Un ragazzo a cavallo dell’altro
Un gioco praticato fino all’età dell’adolescenza dai maschi. Era un gioco di forza. I giocatori dovevano essere minimo due , ma generalmente erano sempre molto di più. Dopo la conta a chi doveva mettersi inclinato a 90° i sorteggiati si mettevano con la faccia vicino a una parte inclinati e appoggiati l’uno dietro l’altro. Il gioco consisteva nel saltare a cavalcione con le gambe divaricate su quelli inclinati vicino al muro cercando di andare con il salto il più avanti possibile per lasciare lo spazi agli altri. Il gioco e i giocatori si scambiavano il ruolo fin quando una delle due squadre si arrendeva non potendo più sopportare il peso dell’altra squadra.
A batt mur: Sbattere una moneta vicino al muro
A differenza del gioco ” Azzecca mur ” con il gioco A batt mur bisognava sbattere vicino alla parete di un muro la moneta oppure un bottone chi riusciva ad avvicinarsi il più vicino alla moneta del primo battitore (il primo che aveva fatto la prima battuta) vinceva la scommessa del gioco. (Molto semplice)
A r schiaff: Tirare uno schiaffo sulla mano rivolta vicino alla guancia
Un gioco praticato fino all’età dell’adolescenza dai maschi. Un gioco dove il meno forte fisicamente aveva quasi sempre la peggio. In che cosa consisteva il gioco! i componenti dovevano essere minimo due, ma quasi sempre erano più ragazzi quelli che partecipavano. Dopo la conta a chi doveva subire per primo gli schiaffi ( chi si metteva sotto per primo) il sorteggiato si metteva dritto all’impiedi con un braccio e la mano rivolta sulla faccia, dopo aver ben coperto la parte della faccia tutti gli altri dovevano tirare uno schiaffo sulla sua mano , se il giocatore che subiva gli schiaffi indovinava il nome di quello che aveva tirato lo schiaffo questo prendeva il suo posto.
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