Dopo la seconda guerra mondiale il primo censimento è del 4 novembre 1051 , gli abitanti sono 2497 un calo quasi impercettibile rispetto al precedente del 1936 , Cerro perde solo lo 0.8% . Il 15 ottobre del 1961 Cerro perde il 6,5% e passa da 2497 abitanti a 2334. Scende ancora di più con il censimento del 24 ottobre del 1971 – meno 10,1 % – abitanti 2099. Con il censimento del 1981 , dopo 130 anni dal primo censimento, Cerro al Volturno scende al di sotto dei duemila abbinati, perde il 5,6% rispetto al precedente e conta 1982 abitanti. Il 13 censimento del 20 ottobre 1991 scende ancora del 15,1 % e passa a 1991 abitanti. Con il censimento del 21 ottobre del 2001 perde 242 abitanti , il 14,4% rispetto al 1991 – gli abitanti sono 1440.
Andando ad analizzare questi dati possiamo dire che l’arresto crescente demografico del paese si arresta solo nel periodo che va dal 1971 al 1981, periodo in cui c’è il lavoro. Infatti in questi anni ritornano da Roma e da altre città Italiane tanti lavoratori che prenderanno servizio con la ditta appaltatrice dell SS 158 val di Sangro. Sotto l’aspetto della crescita economica possiamo dire che in questo secondo cinquandennio del 1900 è stata abbastanza positiva rispetto alle prospettive, pur accusando una significativa decrescita demografica le cui motivazioni sono state diverse. Lo spopolamento di questi anni è stato sicuramente dovuto al lavoro e a un territorio montuoso e poco redditizio rispetto all’economia dell’agricoltura. La mancanza di servizi essenziali un reddito procapide limitatissimo ha indotto centinaia di famiglie a trasferirsi a Roma e in altre città del nord. In questo mezzo secolo si distinguono per il loro valore e per il forte attaccamento a Cerro tre personaggi che sono rimasti nella storia del Paese. Parliamo del dott. Dante taglienti, del prof. Mario Di Ianni e di don Giovanni Gioia. Il dott. Taglienti oltre ad essere un medico al servizio di tutti per oltre mezzo secolo ha ricoperto nel 1947 la carica di sindaco. Il prof. Mario Di Ianni è stato l’uomo politico e consigliere dei diritti umani del popolo Cerrese, le sue testimonianze dello sviluppo di Cerro sono ancora visibili. Don Giovanni (lo chiavano così per il rispetto che tutti avevano per lui)è stato il politico e l’uomo che negli anni cinquanta e sessanta riuscì a demolire il controllo della classe borghese su tutta Cerro, fu un politico molto vicino alla classe operaia e ai più deboli. In questi anni Cerro ebbe un crescente benessere sociale ed economico. Alla fine degli anni cinquanta arriva a Cerro la prima televisione, si chiamava Vincenzo il primo cittadino che acquistò la Tv ed essento una novità esclusiva per Cerro la sera tutti a casa di Vincenzo per vedere la televisione.
Negli anni ottanta arriva la tecnologia informatica che sposta gli interessi del vivere sociale dalla piazza , fuori all’aperto, a trascorrere il tempo libero davanti al Computer. Inizia un’altra era, non trovi più un nucleo di persone in piazza o tra le vie del paese gente che parla, che si trasmette messaggi e chiacchiere del giorno. In questi anni cresce l’industrializzazione nella zona di Venafro-Pozzilli e molti giovani prendono lavoro nelle fabbriche, altri scelgono altre strade di vita, molti vanni al nord , altri si spostano in provincia e tanti prendono la strada dell’università. Cerro al Volturno viene scelto come zona per l’insediamento delle piccole e medie aziende collegate al nucleo industriale, poi ci si accorge che non avrà quello sviluppo artigianale , commerciale industriale che tutti si aspettavano. Gli anni ottanta vengono ricordati anche per un periodo molto triste per i cittadini cerresi, il 7 e 11 maggio del 1984 due scosse di terremoto costringono tantissimi famiglie a trasferirsi nelle roulottopoli sparse sul territorio.
Negli anni novanta inizia il declino del lavoro nei campi, la classa più anziana del paese non ha più le forze per portarsi sul territorio e tante terre vengono abbandonate, finisce la pastorizia, rimangono solo poche persone che ancora si dedicano alla coltivazione di pochi prodotti e di quantità molto limitata. Non ci sono più trebbie, aratri che lavorano i campi, asini che trasportano di tutto dai campi, si cominciano a vedere solo prati verdi sul territorio.
Ciao a tutti. Oggi internet ci consente di poter comunicare dalla nostra abitazione tutto ciò che ci fa piacere di dire e di far conoscere ad altri il nostro sapere. Se vuoi aggiungere al sito il tuo sapere della storia di Cerro, lo puoi fare… La pagina è in continuo aggiornamento: AGGIUNGI IL TUO RACCONTO!!! Facciamo la storia di questo meraviglioso Paese. Che ne dici…